Vance ci stana: Europa, hai rinunciato tu alla libertà
Giovanni Sallusti · 14 Febbraio 2025
Cari ascoltatori, oggi non possiamo evitare di riferirvi e ragionare con voi sullo straordinario discorso del vicepresidente americano J.D. Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco: una vera e propria lezione libertaria ai papaveri europei che erano davanti a lui, un contomanifesto rispetto ai dogmi del mainstream eurocratico che sono stati in voga negli ultimi lustri.
Vance ha affrontato la questione dell’Ucraina, tra l’altro smentendo le caricature sull’amministrazione Trump come braccio armato del Cremlino. Sarebbe bastato ricordare i quattro anni del primo mandato Trump per capire che è il contrario, perché è stata l’unica amministrazione che si è dimostrata in grado di contenere Putin. Vance è sempre di più l’uomo che chiarisce come si dipana il sistema intellettuale del trumpismo, lavoro che aveva già cominciato quando scrisse il romanzo “Elegia americana”, con cui ne aveva anticipato il fenomeno politico.
Ma soprattutto, ha pronunciato parole chiave sull’Europa: “La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell’Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; ciò che mi preoccupa è la minaccia dall’interno, l’allontanamento dell’Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America”. Vance così ha ribaltato il paradigma: non sono gli Stati Uniti a deviare dai valori fondanti dell’Occidente, è l’Europa, ridotta a continente in cui scorrazzano i dogmi dell’eurocrazia, ad allontanarsene: “In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo, la libertà di parola è in ritirata. Non si può imporre l’innovazione o la creatività, così come non si può forzare le persone su che cosa pensare, che cosa sentire o cosa credere, e crediamo che queste cose siano certamente collegate. E sfortunatamente, quando guardo l’Europa oggi, a volte non è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda”.
Queste sono parole potentissime, Vance dice: la guerra fredda l’abbiamo vinta insieme, il mondo libero è uscito vincitore dalla sarabanda tragica e ideologica del Novecento, ma ora voi, al vostro interno, state smarrendo la nostra identità di mondo libero. Gli esempi concreti: “C’è stato un commissario europeo che in televisione di recente è sembrato felice che il governo rumeno avesse appena annullato un’intera elezione. Una cosa simile potrebbe accadere in Germania. Ora, queste dichiarazioni sprezzanti risultano scioccanti per le orecchie americane”: si riferisce a una possibile affermazione di Afd che, già è stato anticipato, scatenerebbe quelli per i quali la democrazia va bene ma fino a un certo punto. Per la cultura americana, che è fondata sul consenso e sul mandato da parte dei governati, queste cose che stanno accadendo in Europa sono inconcepibili. “Per anni ci è stato detto che tutto ciò che finanziamo e sosteniamo è in nome dei nostri valori democratici condivisi; tutto, dalla nostra politica sull’Ucraina alla censura digitale, è presentato come una difesa della democrazia. Ma quando vediamo tribunali europei annullare elezioni e alti funzionari minacciare di annullarne altre, dovremmo chiederci se stiamo rispettando standard sufficientemente elevati”.
Vance fa altri esempi: i blitz della polizia tedesca contro cittadini sospettati di aver pubblicato commenti antifemministi online, in piena violazione della libertà di pensiero, becero o meno che sia; la condanna in Svezia dell’attivista che ha preso parte ai roghi del Corano; la sentenza del Regno Unito contro un uomo accusato di essersi messo a pregare vicino all’entrata di una clinica per l’aborto, come fosse un crimine. E anche, possiamo aggiungere noi, il mito del cordone sanitario nell’Unione Europea attorno al gruppo dei patrioti che è il terzo gruppo politico in Europa, non uno scantinato di sovversivi. Eppure, nonostante il vasto consenso dei cittadini europei, il sistema ha deciso che non può toccare palla.
Si può citare anche il drammatico scandalo in Gran Bretagna delle violenze e degli abusi sessuali a danni di minorenni, che per anni sono avvenuti in una comunità con una importante presenza di pakistani, insabbiati dalla polizia e dalle autorità per evitare l’accusa di islamofobia.
Vance in pratica ha detto: siete voi che, inspiegabilmente, state abdicando alla parola libertà, al suo valore, a questo concetto che è il filo conduttore di secoli di storia occidentale. Noi speriamo che le anime belle, gli europei tutti, riflettano su questo grande manifesto libertario del vicepresidente americano, che infine ha sdrammatizzato il suo discorso con una battuta definitiva: “Se la democrazia americana è potuta sopravvivere a 10 anni di rimproveri di Greta Thunberg, voi ragazzi potete sopravvivere qualche mese di Elon Musk“.
Per noi europei è venuto il momento di fare autocritica.